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sabato 1 ottobre 2011

Ieri

30/09/2011
Ore 16.34
Questo è relax.
Non me ne ero accorta, ma questi giorni posso fare ciò che voglio senza scadenze e costrizioni.
Oggi, lo dico con una certa sicurezza, sto bene.
Sono appena tornata dalla corsa. Di solito mi distrugge, oggi mi ha fatto bene perché mi ha aiutata a mettere a posto le idee.
Ho pagato la prima rata, ho fatto il pass per il parcheggio, ho preso visione dell'orario del primo semestre: ok, sono ufficialmente al secondo anno.
Mi sono annotata gli errori che ho commesso involontariamente durante il primo anno sullo studio, in modo da non ripeterli nel secondo. Ho un anno di università alle spalle di esperienza, se il mio disturbo tornerà acuto, cercherò di fronteggiarlo...sempre che non mi riservi novità...
Diciamo che, piano piano, sto cercando il mio metodo di studio e se riesco ad essere coerente con quanto mi sono appuntata, non dovrei rimanere indietro, lezione dopo lezione. Punterò molto sui "tempi morti" all'università, quelle ore in cui non c'è lezione, che sfrutterò per fiondarmi in sala pc o in sala lettura o in biblioteca, per rivedere le lezioni o mettere a posto gli appunti, in modo da alleggerirmi il lavoro una volta a casa; anche perché, una volta a casa, inizio un nuovo lavoro, quello della casalinga. Se riuscirò a fare così, di certo non andrò via di testa per il sovraccarico di lavoro. Ci guadagnerà anche il mio rapporto con A.
Ripensandoci...in fin dei conti non ho chiuso l'anno proprio male, dovrei avere la media del 27 e non è certo colpa mia se, da questo anno, per avere la borsa di studio, oltre ai crediti, occorre avere 28 e non più 27, come lo scorso anno. Pace. M'impegnerò per alzarla. Se riuscissi pure a prendere la borsa di studio, sarebbe fantastico perché così non peserei troppo sullo stipendio di A.
Oggi sono in vena, quindi posso scriverlo.
Sono stata fortunata: ho incontrato A, persona alla quale voglio un bene dell'anima e con la quale ho passato più di un terzo della mia vita, e ho trovato il mio caro Dottore (l'unica cosa buona che ha fatto la mia prima psicologa) che ad ogni incontro mi da la carica per fare sempre meglio senza star troppo a pensare alle mie debolezze, al mio disturbo. L'ultima volta, mi ha detto: "Ricordi la storiella? Tu dovresti essere come il millepiedi prima che incontra il ragno che gli pone la domanda. Stai andando bene Veronica, continua così".
Grazie Dottore.
Grazie A.
Grazie per il bene che mi fate.

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