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venerdì 18 febbraio 2011

Giornata con i terapeuti, rischio quinto ricovero

Io percepisco il mio limite e quando dico che sto per esplodere e sbattere la testa contro un muro vero...lo faccio. 
Quando dico di aver paura, non scherzo.
Ecco, questo è il risultato della frustrazione di mercoledì 16 febbraio; io non fumo, ma non avevo nulla per tagliarmi o togliermi dalla faccia della terra (se non considero la fermata del treno a pochi passi dalla Facoltà). 
E questo è nulla al taglio fattomi il 9 giugno al polpaccio sinistro dove dovetti, per forza, andare al Pronto Soccorso dove, seppur con una balla, tutti avrebbero visto la mia "intimità" con poco meno di 10 punti. Lo guardo, ne sono fiera; preciso come fosse fatto dalla mano di un chirurgo...questo è ciò che mi accade quando non mi arriva la corrente al cervello.

Ovviamente il tutto è avvenuto segretamente, come di solito accade quando faccio queste cose per sbollire i nervi, per sentirmi viva, o per alleviare il troppo dolore accumulato (erano mesi che non combinavo nulla di autolesivo).

Questa mattina ho avuto la psicologa e di seguito mi son fiondata in clinica psichiatrica per vedere e stare col mio caro Dottore. 
Abbiamo parlato. Io gli dicevo cosa non andava e lui mi dava dei suggerimenti (dio come vorrei che fosse mio padre, così non lo dovrei vedere su appuntamento...). 
Mi chiede di fargli vedere la mia "opera d'arte" e se l'avevo disinfettata. Poi mi annuncia: "Lo sai che c'è un letto libero?" 
No no no per carità, non ora! Lunedì inizia il secondo semestre ed essere ricoverata ora significherebbe perdere l'anno! E tutti i sacrifici di A.??? 
Consiglio del Dottore: questo fine settimana mi devo riposare, stare lontano dai libri e lunedì mattina, mi ripresento da lui per vedere se è cambiato qualcosa e, sopratutto, come sto. 
L'incontro dura il giusto, credo, ma per me non è mai abbastanza: io in quella stanza ci sto troppo bene... 
Lui ritiene che quando sono troppo sotto stress io non riesca più a controllare i livelli di emozioni da un verso e dall'altro, tanto da dar vita a delle allucinazioni uditive e visive (al diavolo le allucinazioni! convivici! ...è quello che mi sento dire sia dalla psicologa che dal mio caro Psichiatra). Lui non mi ritiene una "pazza" perchè quando voglio rendo, e tanto, quindi per lui sarebbe un  ricovero non necessario, se non per il solo scopo del riposo. Ha anche aggiunto che se veramente mi sentivo arrabbiata, a ricoverarmi non ci metteva molto: sarebbe andato via di legacci e via (questo, detto in tono confidenziale, visto il tempo che ci conosciamo).
In seguito mi tranquillizza: un 26 non è un brutto voto, se poi è abbastanza isolato, non è un dramma (eh già, lui ci è passato prima di me...): un 30 di Pediatria, un 30 sull'Autismo...ed è solo il primo semestre
Insomma, lui vede che mi applico tanto, ma vorrebbe anche che riuscissi ad essere tranquilla, a trovarmi dei modi per "evadere" senza stare sempre sopra ai libri, o meglio, che questi libri siano più "leggeri" da leggere, senza sovraccaricare la mente. 
Il fatto è che io non ci riesco, tutto per me è importante e va fatto bene (lungi da me il perfezionismo!) altrimenti, che lo faccio a fare? 
Ecco si, il divertimento...forse mi manca il divertimento quello sano e puro, quello che ti tiene la testa lontana (momentaneamente) dai soliti pensieri (che siano di lavoro o dell'università).
Rifletto..
Rifletterò nelle lunghe passeggiate che mi toccherà fare dalla prossima settimana dalla Facoltà di Economia mentre raggiungo la macchina per dirigermi a quella di Medicina.
Questo è il bicchierino che mi ha dato poco prima di lasciare il suo studio, con 20 gocce di valium; ovviamente lo conserverò assieme all'altro

Vuole rivedermi lunedì mattina, prima delle lezioni (la Facoltà di Medicina è ad un passo dall'ospedale)...questo per me è SIGNIFICATIVO. 

GRAZIE DOTTORE

ps. post veloce e scritto di getto, ed è un sunto della giornata e non sono responsabile di chi, per me, attraverso la mia mente, ha scritto questo post.

Diet weight loss

riprendo lo stesso grafico del peso utilizzato mesi fa, giusto perchè, questa mattina, mi sono accorta, pesandomi, di aver perso del peso...e non so neanche come ho fatto; perciò, il "55" è puramente simbolico visto che, secondo la mia mente, meno peso e meglio è, poichè meno spazio occupo e meglio è


A presto Cari Lettori


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