1) mi capita spesso di non voler parlare con nessuno e di rimanere in silenzio
2) spesso mi ritiro nel Mondo Parallelo
3) i grandi spazi mi agitano e mi alterano i sensi
4) preferisco i cibi "bianchi" e "semplici" ; es.: latte e derivati (escluso il lardo), petto di pollo, banane...vanno bene anche le gallette di riso con il cioccolato al latte sopra
5) non amo mangiare cibi industriali; per questo cucino sempre io, anche quando devo mangiare fuori casa
6) quando mangio, non deve esserci confusione intorno a me (sia di oggetti fuori posto, che di persone), altrimenti smetto
7) separo il cibo quando l'alimento è "composto"; es.: i ravioli (prima mangio la pasta, poi il contenuto), il panettone (prima tolgo l'uvetta poi con le mani lavoro la pasta, a quel punto mangio il "panettone"), la mozzarella (la mangio con le mani "sfilandola"), ecc...
8) non mi piace il rosso: mi irrita e m'innervosisce
9) generalmente non mi piacciono i cambiamenti, sia fisici (oggetti) che nelle azioni; mi destabilizzano
10) quando mi sento in pericolo o lo "avverto" nell'aria, sento la necessità di ricorrere ai cibi "bianchi" e ai vestiti che mi proteggono; es.: maglioni di lana grossa o a vestiti dai colori rassicuranti (generalmente tinta unita)
11) non vado a letto la sera se prima non ho preparato il necessario per la colazione del giorno dopo, se non ho pregato il Cielo e abbracciato Moio Moio (il mio orsetto storico), se non ho letto qualche pagina del libro del mio caro Dottore
12) se mi sento di "cristallo", disgregata e "sparpagliata", se sento che sto per "rompermi dentro", ricorro ai libri e allo studio; questi ultimi mi tengono "unita"
13) capita che mentre parlo, non guardi in faccia chi mi sta davanti (il mio caro Dottore me lo fa notare); all'università m'impongo di guardare i professori (consiglio della psicologa)
14) spesso il mio pensiero è accelerato; la parola non gli sta dietro; scrivere è una liberazione
15) a volte sento dolore a livello del cervello frontale: sento quella parte piena di un liquido giallo e denso
16) cado nel Vuoto più profondo ogni volta che termina il colloquio con il mio caro Dottore; precipito in un abisso senza fine...(paura dell'abbandono)
17) spesso, separarmi da A. mi crea delle onde sismiche
16) cado nel Vuoto più profondo ogni volta che termina il colloquio con il mio caro Dottore; precipito in un abisso senza fine...(paura dell'abbandono)
17) spesso, separarmi da A. mi crea delle onde sismiche
18) ...
In alcuni punti ci sto lavorando con i miei terapeuti, in altri basta che non me ne faccio un problema; i rituali non dovrebbero essere rigidi (per evitare situazioni catastrofiche nel caso non vengano rispettati); ...
"Stare bene", per me, è un cambiamento; per questo ho la tendenza a ritornare nei miei passi; capita che sotto stress si ripresentino percezioni e sensazioni alterate: con la psicologa sto cercando di imparare a gestirle senza farmene un problema (altrimenti arrivano ad un livello tale che non son più gestibili se non che con i farmaci...o un ricovero...).
"π - Il teorema del delirio" - Soundtrack by Clint Mansell - 1998
ti auguro di tutto cuore di riuscirci, sei sulla buona strada :-)! ps: alcuni di questi punti li condividiamo...tipo la fissa di non andare a letto prima di aver fatto certi rituali (anche io preparo la colazione :-)!
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