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giovedì 8 luglio 2010

1995 - Seconda ed ultima parte

"Continua a dire che sembro un ospite in questa casa. Devo dire che non ha tutti i torti. Lei dice così perché non faccio nulla a beneficio della casa, vale a dire che non pulisco, non metto in ordine le cose che vedo in disordine, eccetto le mia che sono sempre in ordine, ben pulite, in luoghi sicuri. Io invece le dò ragione non su questo aspetto, ma in un altro: l'appartamento non è esattamente il tipo di abitazione che mi piacerebbe; forse mi sono espressa male, io volevo dire il tipo di mobilio, i quadri...insomma l'arredamento. Neanche la camera mia mi piace poi tanto. Fortuna che esiste l'immaginazione (...).

24/11/'95
E' fantastico! E' una settimana ormai che fa veramente freddo, ma un freddo da sciarpa e cappello. Ho una strano stato d'animo quando la sera verso le 19 (19,30-20) vado fuori in terrazzo, perché sento l'odore: delle castagne (che mi madre non vuole fare perché  le "sfumisce" la casa, dice...che scusa ridicola, e pensare che voleva avere il caminetto in casa!), del fumo del caminetto, di legna ardente...odori che amo da morire perché mi fanno venire in mente la montagna (con questa parola ho detto tutto), dell'aria fresca, o meglio fredda...e in lontananza vedo quella leggera velatura di nebbia o foschia (non lo so) e mi da quella sensazione mistica, misteriosa...che a me piace tanto. Starei le ore fuori da quel terrazzo, se abitassi da sola. Tra un paio di settimane entrerà l'inverno; sono già iniziate le gare sciistiche e immagina un po' il mio stato d'animo? E' a terra! Sarebbe leggermente sollevato se per Natale venissero i miei cugini di *** ...Uhm...no. Spiacente ma non placherebbero la mia voglia di montagna, neve e Germania.


22/12/'95
Mi sento solo e sono depresso, ma al tempo stesse sto bene (che ragionamento del @@@@!) E' la verità! - No non può essere che tu stai bene da solo. Cambiamo discorso che è meglio, questa sera non mi va di parlare di questo argomento così profondo. Lo sai che poi a Natale vengono i miei cugini da *** (ops! da Monaco...sto parlando con Hans) - Cosa stai dicendo Mark, da ***? Ma ti sei fuso il cervello? - No, mi sono solo sbagliato, a questo punto della giornata non capisco più cosa dico (ho una crisi esistenziale...di personalità, ora non capisco più quando devo parlare da Mark o da me, bhò...che importa, tanto la gente non ci fa caso, ma Hans si, quindi è meglio che stia attenta). -Senti Hans, se dovessi uccidere qualcuno, chi uccideresti e con che cosa lo uccideresti? - Ma che domande mi fai? Bella, comunque è interessante; io ti rispondo, ma poi voglio saperlo da te. Va bene? - Ok, dai avanti. - Dunque, fammi pensare...non lo so, il bello è che non ci ho mai pensato...no, per il momento nessuno Mark...e tu? - Io non ho una persona precisa. - Mamma mia Mark, vuoi fare una strage? - No scemo, prendimi sul serio, non sto scherzando...in certi momenti ucciderei mia madre, quando mi priva delle cose che amo di più al mondo e che evidentemente per lei non sono niente...poi ucciderei mia sorella perché qualche volta mi fa veramente inc@@@@@@ nel vero senso della parola. - E tuo padre? - No mio padre no, tanto non c'è quasi mai a casa quindi...lo sai però cosa penso, che sia meglio che mi uccida o con le forbici, quelle belle lunghe color argento, o con quei coltelli lunghi e fini luccicanti..belli belli! Non dirmi che sono matto ma qualche volta con la lametta mi faccio dei piccoli tagli sul polso o sulla fronte, così, per divertimento e per vedere il sangue scendere giù. Sembra un vulcano che erutta la lava, la ferita invece il sangue, quello rosso sai, mica quello chiaro acquoso. - Ma cosa fai, tenti di tagliarti le vene Mark? L'Italia ha una brutta influenza su di te. Se hai in mente di ucciderti, bhe, sei pazzo perché a me dispiacerebbe da matti. - No, no che dici; non lo faccio perché forse non ho il motivo valido (la goccia che fa traboccare il vaso) o non ho il coraggio. Non lo so... - Non fare pazzie, dai allora se proprio devi uccidere.... - No io non voglio uccidere, forse mi sono espresso male, ho l'istinto di uccidere, ma non che se ora mi capitasse tra le mani un coltello sterminerei la mia famiglia, hai capito, non ho l'intenzione, è solo che certe volte questa gente mi fa scatenare l'istinto omicida, che  per fortuna, riesco a calmare. - Ho capito, allora chiudi gli occhi e conti fino a dieci in quei momenti ? - Si più o meno. - Dai, tra un po' è Natale, non pensarci; staremo noi due, assieme alle nostre famiglie ed ai tuoi cugini di Monaco, non è fantastico? - Si, se penso che c'è gente che lo passa in montagna, davanti al caminetto, mangiando le castagne, però non sono tanto felice... - Mark! - D'accordo, cercherò di non pensarci, va bene? - Ci divertiremo!!!"

6 commenti:

  1. sai preferisco i post piu personali, ma la musica che ascolti e che condividiamo mi richiamerà in questo tuo spazio.

    ritornerò presto, se ti farà piacere
    :)

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  2. Cara Veronika,

    passo da te, perché, davvero, hai inteso il mio ultimo post. Sono stato, forse, troppo chiaro e meno criptico. Ma mi riprenderò. Non è una promessa, ma una minaccia... MUAHAHAHAH!!

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  3. ---> Only Me: ehm...ma anche i post del 1995 sono personali: sono pensieri miei di quando avevo 16 anni.

    ---> Squilibrato: lo so che ti ho capito, per questo ti ho scritto ;)
    A questo punto mi chiedo quale sia la tua vera natura mentale... -.-'

    Ci leggiamo! ;)

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  4. E' questo il bello: qual'è la vera natura mentale di uno squilibrato?

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  5. ehm, nn avevo capito una mazza.
    chissà percchè ero convinto fosse una sorta di racconto!!
    e vabbè, sono fuso ultimamente

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  6. ---> Only Me: uuuh no non è un racconto, è tutto dentro la mia testa; cioè io sono loro, quelli che parlano (qualche post indietro "spiego" un pò questa storia del Mondo Parallelo). Durante l'adolescenza ne volevo fare un racconto, ma ci rinunciai anche perchè mi si intrecciavano i neuroni :D non riuscivo a scindere la realtà dalla fantasia...

    ---> Squilibrato: ah! come hai ragione! Un anno anche fui aggettivata "squilibrata" dal mio caro psichiatra, quando gli chiesi di definire un mio certo stato mentale. Ma in fondo, così, tanto male non si sta, se si riescono a gestire certe situazioni...

    Un saluto a voi, carissimi!

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